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emilia road chapter

editoriale 13 maggio 2023 - balla coi luppoli 2 (by titti&GIANNI)


Editoriale “Balla coi Luppoli 2”

Ricordo le giustificazioni per assenze, ritardi o per evitare interrogazioni: “ha forato il tram...”, “il gatto aveva le doglie...” o il mitico sciopero degli studenti perché nei bomboloni del bar c’era poca crema!

Memori di cotante esperienze scolastiche tutti osservammo dubbiosi il nostro amato Editor quando declinò l’invito a partecipare al run: “scusate non posso, si sposa mia figlia”.

Va bene, scusato, ma portaci la giustificazione...

E fu così che mi trovai io a raccontare di questo viaggio tra l’acqua che cadeva dal cielo e la birra che spillava nei boccali.

E vennero le 14 in quel di Correggio e la carovana partì puntuale direzione colline Modenesi dove si sarebbe tenuta la prima danza. I safety correvano avanti e indietro per tenere unito il branco indisciplinato.

Apre il ballo una chiara, leggera che sciacqua via il sapore d’acqua piovana dalle nostre ugole. Una scura tostata che rotea la densa schiuma nel bicchiere come la gonna in un valzer, ci saluta mentre si riparte verso la pianura Bolognese.

A San Giovanni in Persiceto ci aspettano altri luppoli pronti per un “tip tap” come le gocce di pioggia che dapprincipio bussano sulle nostre visiere e che poi per fortuna ci daranno un po’ di tregua.

Ultima tappa Modena, dove ci attendono gli amici che non hanno potuto partecipare all’intero ballo. E mentre si scambiano i saluti e si racconta qualche aneddoto del run appena terminato all’orizzonte si staglia una sagoma bianca. I più di noi pensano agli effetti delle birre bevute ma invece si è materializzata la giustificazione del nostro editor... Martina, ancora in abito da sposa, e consorte.

E con l'arrivo del padre della sposa rendo penna e calamaio al legittimo titolare

By Titti

 

Raccolgo penna e calamaio e mi racconto un po’...

Che dire, una serata all’insegna della buona compagnia, del sano stare insieme solo per il gusto di sentire voci amiche o incrociare sguardi complici del tuo stato d’animo, una serata di quelle che il tempo vola dove vivi tutto a mille all’ora, dove vorresti dire milioni di cose ma non sai da dove cominciare e così… non dici nulla.

 Riflessione personale:

la realtà è che col passare del tempo (ormai tredici anni) il legame che semini quando entri a far parte di un chapter e soprattutto quando lasci che il chapter entri a far parte di un lembo della tua vita, come qualsiasi pianta che puoi coltivare, cresce, cresce e cresce ancora e lì a volte trovi risposte che altrove non ci sono, sono quelle disinteressate, quelle contrarie alle tue aspettative, quelle che a volte ti ci incazzi e sono quelle che ti fanno venire le lacrime agli occhi perché sono quelle vere.

Si, se stiamo attenti ci accorgiamo che dentro quel contenitore, dentro quel lembo della nostra vita mettiamo a nudo ciò che siamo perché stiamo vivendo una passione, una passione condivisa e così (non mi vergogno a dirlo) mi vengono le lacrime agli occhi rivedendo gli applausi, gli abbracci, i sorrisi per due ragazzi che hanno pensato di terminare la giornata più importante della loro vita lì al run dei luppoli dove hanno pensato ci fossero gli amici.

Fine della riflessione personale.

Si passa ora al racconto che una volta di più dimostra come e quanto il club, suo malgrado e a sua insaputa, possa conficcarsi in alcuni aspetti della nostra vita.

Momento di grande interesse della serata è legato a coloro (meglio mettere il plurale per depistaggio), che ringrazio vivamente e di cui non farò il nome, che per onorare il birrificio e gli sforzi degli organizzatori del run, seppur astemi, alzano il calice della birra per un paio di brindisi. Intendiamoci, il liquido ingurgitato equivale al contenuto di una tazzina da te, ma capirete che per un astemio la quantità si moltiplica in modo esponenziale e così inevitabilmente si cade nel proverbio… in birra veritas!!!

 C’è un attimo, una frazione di secondo dove ti rendi conto che quella è la storia giusta e allora ti fermi apri bene i tuoi recettori così da cogliere ogni singola sfumatura di grigio, rosso, nero (tutte le sfumature del mondo sono uscite).

La storia ebbe inizio quando il protagonista o la protagonista ricevette la proposta di un investimento bancario che dovendo essere ben discusso abbisognava di una sede opportuna cosi si pensò ad una location isolana del tipo Bahamas, Mauritius, Seychelles, Canarie, Eolie ecc. ecc. E in effetti così fu.

Tanto fu discussa tale proposta che i poveretti in una settimana non riuscirono a beccare nemmeno un solo raggio di sole e presi dallo sconforto (ai tempi così lo chiamavano) successivamente per un anno intero vi fu la necessità di vivere una sorta di clausura con l’obiettivo di redimere mente e corpo.

P.S. Il nome della banca e delle isole non sono stati messi precisamente per non dare indizi. Chi era presente al racconto è vivamente pregato di non darne divulgazione, chi non era presente può chiedere a me che spiattello tutto.

 A parte le mie solite pistolate, sono felice che tutto sia andato per il meglio, qualcuno mi ha detto “è stato il run delle 4 stagioni, passando dal caldo al freddo alla pioggia”, non è da tutti condensare primavera, estate , autunno ed inverno in un solo run la Giuliana ce l’ha fatta… che sia una strega???

Ieri oggi domani una passione senza tempo

Grazie ERC

By Gianni